Divertente pellicola del 2000, diretta da Donald Petrie e che vede come indiscussa protagonista la splendida Sandra Bullock. Commedia poliziesca per tutti coloro che apprezzano i fuoriclasse che fanno la differenza. Petrie ha miscelato con mestiere, la classe immensa di Michael Caine e la bravura trasformistica di Sandra Bullock, attrice intelligente e intraprendente, proprio come il personaggio dell’agente dell’Fbi Gracie Hart.
Gracie Hart è agente FBI. Impegnata con i colleghi in un’azione contro tre uomini di nazionalità russa da tempo ricercati, Gracie riesce a mandare tutto all’aria e a provocare il ferimento dell’agente Jerry. Viene sollevata dall’incarico, finché al distretto non arrivano strane lettere in cui si minacciano azioni criminali in un luogo imprecisato. Dall’ultima lettera arrivata sembra di capire che la località sia quella dove si svolgerà la fase finale del concorso di Miss Stati Uniti.
Per riacquistare credito, Gracie suggerisce al collega Matthews l’opportunità di prevedere un agente infiltrato nella manifestazione. Questo agente deve essere donna, ma Gracie non sembra il tipo adatto, sempre trasandata, sporca, rozza nei gesti e nel linguaggio. Miss Kathy, la promotrice del concorso, invita gli agenti a portare la ragazza da Victor, curatore di immagine. Gracie si trasforma, diventa affascinante, fa amicizia con le ragazze candidate.
Miss Detective’ è il tipo di commedia da cui sai già in partenza quel che ti puoi aspettare; nei limiti, però, ti offre il meglio del prevedibile, grazie a una scelta di ingredienti bene assortiti. Gli interpreti, innanzitutto. Insopportabile negli ultimi film, qui Sandra Bullock si tagli addosso un personaggio che compie un piccolo miracolo di metamorfosi, rendendola addirittura simpatica.
Però il jolly è il supporting-cast dove compaiono Michael Caine, pigmalione gay fintocinico; Candice Bergen nella parte di una Crudelia DeMon delle miss; William Shatner, già comandante Kirk di ‘Star Trek’, in una caricatura di presentatore che è la nota più caustica in un film ben difficile da definire una satira dei concorsi di bellezza”
Il film è stato premiato con svariate nomination ai Golden Globe 2011, e la Bullock, grazie alla sua personalità ”adattabile” a qualsiasi genere cinematografico, ha vinto il premio come: Attrice più divertente in una commedia.