Sequel attesissimo della saga diretta da Mark Neveldine e Brian Taylor, ispirato alla nota serie di fumetti della Marvel Comics creato da Gary Friedrich, Michael Ploog e Roy Thomas . Il film, uscito nelle sale italiane nel 2012, ha riscosso un incredibile successo per l’azione continua nel corso di tutta la pellicola, gli effetti speciali e la trama avvincente, degna e fedele al fumetto.
La caratteristica che subito balza agli occhi degli spettatori è il cambio radicale del cast, ad eccezione di Nicolas Cage e per un’ambientazione totalmente diversa: le riprese si sono svolte in Europa, nel primo film in Australia. L’intento era di dare una svolta rispetto al primo film. L’intento della mente di questa pellicola, era far capire che ci si trovava di fronte a qualcosa di rivoluzionario, un rider prima di tutto molto più fedele al fumetto.
Persino la storia è diversa, si evolve in modi a cui il primo film non alludeva. Viene definito dal regista, Brian Taylor una sorta di reboot, ma con lo stesso attore, alludendo ovviamente alla presenza di Nicolas Cage. Definizione che porta a chiamare il film, più che sequel, “requel” o un “seboot”.
Il demonio cammina tra gli uomini sotto mentite spoglie. I suoi passi si sovrappongono a quelli dei suoi ignari vicini, mentre la curiosità e la malvagità lo inducono a contaminare un mondo sempre più fragile. Eppure anche il male ha un punto debole che non riesce a controllare e alterare: l’inevitabile imperfezione del corpo che abita, la forma fisica destinata a invecchiare e scomparire, costringendolo a una costante ricerca di un nuovo essere da possedere.
Così, sottoposto alla minaccia del tempo, Mefistofele è costretto a stringere dei patti con gli uomini. Accordi che, permettendogli di mantenere intatta la sua supremazia assoluta, gettano gli sventurati in un’eternità senza anima. Di questa sorta di maledizione eterna è vittima Jhonny Blaze, costretto a convivere dentro di se con un angelo maledetto, assetato di vendetta.
Un cacciatore di peccatori dalla testa fiammeggiante cui, però, viene offerta una possibilità di redenzione e salvezza nelle vesti di un ragazzino ossessivamente desiderato dal demonio per un rituale destinato a trasformarlo nell’Anticristo. Blaze riuscirà a proteggerlo e, allo stesso tempo, a tenere a bada la forza distruttrice del rider? Sicuramente comprenderà che la differenza tra bene e male è spesso impercettibile e che la debolezza degli uomini è fatta per essere perdonata.
Altra particolarità della pellicola, oltre ovviamente alla trama sopra citata davvero avvincente è proprio la modalità con cui si sono svolte le riprese: Neveldine e Taylor sono conosciuti dall’intero panorama hollywoodiano per le loro tecniche di ripresa fuori dal normale, due pazzi con le cineprese, in pratica per le riprese del loro Ghost Rider hanno girato con rollerblade, corde che li hanno sospesi per aria e tanto altro con il risultato di avere scene veramente spettacolari.