Un viaggio fantastico ai limiti della cinematografia storica e visiva
Tratto dal bellissimo fumetto di Frank Miller, 300 appunto, questo film ci catapulta con una notevole dose di forza espressiva e visiva nel famoso episodio storico delle Termopili nel quale 300 Spartani, guidati dal loro re Leonida, decidono di affrontare l’esercito più potente del mondo di allora (i Persiani) sfruttando una gola naturale, uno stretto passaggio, quello delle Termopili, così stretto che l’enorme numero di Persiani non avrebbe potuto contare nulla poiché impossibilitati ad accerchiare il nemico.
Una scelta tattica e strategica degna di questi greci combattenti nati e votati all’arte della guerra.
Solo pochi alla volta infatti avrebbero potuto affrontare i temibili e temprati Spartani, un numero adeguato per poter respingere l’offensiva persiana, forti della loro superiorità tecnica e strategica, derivante da una cultura improntata al culto del combattimento e della forza fisica e morale.
La forza di questo film è, direi, assoluta!
Lo storyboard era già pronto, e di elevatissimo livello grafico direi, visto che parliamo del romanzo grafico di Miller, praticamente riprodotto in modo fedele nella versione cinematografica di Zack Snyder.
Qualcuno ha cercato di gridare al “fascismo cinematografico” citando le cruente scene di battaglia, un pò splatter, e i modi “apparentemente” rudi dei protagonisti, ma onestamente non v’è stata eco alcuna a queste illazioni che avrebbero avuto un senso se collegate ad altri films, di qualità e contenuti decisamente poveri rispetto a 300 e quindi più facilmente attaccabili dai soliti pseudo moralisti che (a mio modestissimo parere) non fanno altro che polemizzare sterilmente e ciecamente sparando a zero o, come qualcun’altro direbbe, a pallettoni nel mucchio, e chi prendo prendo.
Polemiche a parte 300 non è certamente un film da far vedere ai bambini (almeno fino ai 14 anni) per via delle scene splatter e di una certa dose di violenza; ma mi viene da pensare a quanto tempo gli stessi dedichino a videogiochi come Grand Theft Auto: San Andreas nei quali si diventa mafiosi o comunque ladri o assassini, si ruba auto e si picchia persone senza alcun motivo se non quello puramente ludico, si uccide, si spara e si investe, per non parlare dell’alto contenuto di volgarità.
300 non può certo essere additato di cotanta gratuita e volgare violenza, al contrario gli spartani di Leonida sono uomini che stanno decidendo di sacrificare la propria vita in nome della libertà loro e del proprio popolo.
Un sacrificio infatti passato alla storia per la sua eroicità.
Il film è un capolavoro di grafica e atmosfere, intriso di carica emotiva dall’inizio alla fine, durante il quale impareremo ad amare Leonida e, forse, intravvederemo un parallelismo tra il re dio Serse (il re dio dei Persiani) e il diavolo, inteso come rappresentante maximo del male, che potrà anche affascinare.
Egli infatti dopo le prime sconfitte contro gli Spartani, impressionato dalla loro audacia, forza, coraggio e determinazione, deciderà di parlare personalmente a Leonida, proponendogli quella che oserei definire una cospicua “mazzetta”, ma non composta di danaro, bensì di potere personale, volendolo “generale di tutta la Grecia”. Una proposta decisamente allettante, che potrebbe toccare il cuore di ogni uomo, ma Leonida è un re ed ha a cuore il suo popolo e la sua libertà, come un vero re dovrebbe fare.
Serse parla a Leonida con voce calma e suadente, cerca di circuirlo, lo loda, prova a toccare ogni punto sensibile dell’animo umano, ed è davvero convincente, proprio come il rappresentante del male nel nostro immaginario collettivo.
Ogni scena è un quadro, a tratti Caravaggesco, e lo si deve ai potenti disegni di Miller; i personaggi sono affascinanti e carichi di una grandezza da eroi; la voce fuori campo ti avvolge come un racconto attorno al fuoco, mentre la colonna sonora fa il resto.
In 300 c’è davvero tutto quel che serve ad un film di elevato livello, come infatti è: c’è amore, quello tra Leonida e la sua sposa ed amata Gorgo, regina degli Spartani, un amore ampliato dalla consapevolezza di essere re e quindi di avere delle responsabilità nei confronti del proprio popolo che infatti lo portano a prendere questa storica ed eroica decisione, immolarsi per la patria; c’è il concetto di onore che permea le decisioni dei vari protagonisti; c’è il tradimento, presente in più punti e messo in atto da diversi personaggi; c’è la tentazione ed il male e la sete di potere, impersonificata dal re dio Serse e dalle sue astuzie psicologiche; ci sono gli eroi paladini della giustizia e della libertà; ci sono le battaglie epiche tra Spartani e Persiani; la cura del dettaglio in ogni scena; la fotografia sublime e ricercata, grazie e soprattutto al fumetto di Miller, da cui sono state tratte praticamente tutte le scene del film.
Di frasi, poi diventate celebri, estrapolate da questo film (le stesse della graphic novel di Miller) ve ne sono parecchie, un’altro tassello che va ad aggiungersi ai motivi per cui questo film è stato così apprezzato dal pubblico, proprio come prima ancora il fumetto.
In definitiva non racconterò la storia del film, anche perché nel caso specifico la si dovrebbe già conoscere, è storia vera.
Invito però tutti a vederlo, perché rappresenta un salto enorme di categoria per la grafica e la fotografia curata e ricercata, per la storia narrata carica di onore, orgoglio ed eroismo, per la forza espressiva dei protagonisti, per le bellissime scene di combattimento, opportunamente rallentate in alcuni momenti salienti, che evidenziano l’eleganza dei movimenti plastici di questi guerrieri belli come degli Dei e intoccabili nel loro concetto di onore e libertà.
Decisamente da vedere!!!